La privacy vince: La sorveglianza della BND tedesca è incostituzionale.
La sorveglianza BND del traffico online è incostituzionale perché i diritti fondamentali come la libertà di stampa e la segretezza delle telecomunicazioni valgono anche per gli stranieri. Pertanto, la loro comunicazione non deve essere monitorata.
La sorveglianza BND nella sua forma attuale è incostituzionale
Il BND - come ogni altro servizio segreto - monitora il traffico online deviando grandi quantità di dati nei nodi di Internet come De-Cix a Francoforte sul Meno senza alcun sospetto concreto. Il BND può diramare fino a 1,2 trilioni di connessioni al giorno. Successivamente il BND cerca i dati ottenuti con l’aiuto dei cosiddetti selettori - come indirizzi e-mail, numeri di telefono o di apparecchio.
Secondo la legislazione vigente, il servizio di intelligence federale tedesco (Bundesnachrichtendienst - BND) deve assicurarsi di vagliare solo i dati degli stranieri. I dati dei cittadini tedeschi sono protetti dai diritti della privacy dichiarati nella costituzione tedesca. Ad esempio, il BND non deve utilizzare termini di ricerca come indirizzi e-mail che terminano con .de o numeri di telefono che includono il prefisso tedesco 0049.
Mentre il BND sta cercando di risolvere il problema delle comunicazioni dei cittadini tedeschi prima che i dati vengano valutati per il contenuto, questo spesso fallisce, come descrive lo Spiegel.
Anche il monitoraggio degli stranieri è illegale
Ora, la Corte costituzionale federale di Karlsruhe ha dichiarato incostituzionale anche la sorveglianza su Internet degli stranieri da parte della BND. Il governo tedesco deve quindi modificare ancora una volta la legge BND, che è stata modificata alla fine del 2016.
L’organizzazione per i diritti civili Gesellschaft für Freiheitsrechte (GFF), Reporter senza frontiere e diversi giornalisti hanno presentato una denuncia costituzionale contro la cosiddetta sorveglianza strategica delle telecomunicazioni all’estero. Temono che anche i giornalisti e le loro fonti siano monitorati, sebbene le loro comunicazioni siano effettivamente protette dalla legge.
Secondo lo Spiegel, i giudici della Corte costituzionale tedesca hanno ora chiarito questo punto:
- I diritti fondamentali tedeschi, come la libertà di stampa e la segretezza delle telecomunicazioni, non sono “diritti fondamentali tedeschi”, ma possono essere invocati anche da stranieri all’estero. I “diritti di difesa contro la sorveglianza delle telecomunicazioni” si estendono “anche agli stranieri all’estero”.
- La sorveglianza Internet della BND si spinge troppo oltre, non è “limitata a scopi sufficientemente specifici e strutturata in modo da renderla controllabile” e mancano “misure di protezione, ad esempio per proteggere giornalisti o avvocati”. Anche la trasmissione dei risultati della sorveglianza delle telecomunicazioni ad altri servizi segreti deve essere regolamentata in modo più rigoroso. Il controllo indipendente del BND deve essere ampliato.
- La legge BND nella versione in vigore dall’inizio del 2017 è incostituzionale. Il governo tedesco ha ora tempo fino alla fine del 2021 per modificarla - fino ad allora le norme in questione continueranno ad essere applicate.
Solo la crittografia può combattere la sorveglianza
Anche se questa sentenza è una chiara vittoria per la privacy, la discussione chiarisce ancora una volta che solo la crittografia Ende-zu-Ende può proteggere i dati mentre vengono inviati attraverso internet.
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La crittografia è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per proteggere i nostri dati online. Per questo motivo dobbiamo anche opporci a qualsiasi tentativo di implementare backdoor alla crittografia.
Come dimostra questa sentenza: La privacy è un diritto umano fondamentale e dobbiamo continuare a lottare per essa.